I santi Pietro e Paolo
Icona slava del XIX secolo
Lettera
pastorale all’Esarcato Apostolico
Visita di
Papa Francesco in Grecia
Carissimi,
Vi
scrivo questa lettera come preparazione all’arrivo del Santo Padre Francesco in
Grecia i prossimi giorni dal 4 al 6 dicembre. Come ben sapete, si tratta di una
visita apostolica di Papa Francesco alla Chiesa Cattolica che è in Grecia, e a
tutto il popolo fedele greco. Chiediamoci come viviamo noi, fedeli dell’Esarcato
Apostolico per i cattolici di tradizione bizantina in Grecia, questo evento che
sarà, sicuramente, un momento di grazia e di benedizione del Signore? Cosa
vuole dire per noi, cattolici di tradizione bizantina, questa visita del Papa?
Sarà
una visita alla Grecia come popolo e come nazione, che è una nazione europea,
una nazione nel confine sud dell’Europa, ma che se ne sente parte integrante ed
integrata. Una visita anche ai suoi governanti e alle sue autorità,
specialmente quest’anno che commemoriamo i 200 anni della rivoluzione greca del
1821. Una visita fraterna del vescovo di Roma anche alla Chiesa Ortodossa della
Grecia, una visita quindi con una dimensione ecumenica, che vuole sicuramente
rafforzare un fatto che per noi tutti dovrebbe essere fondamentale: cioè siamo
tutti fratelli in Cristo, Lui è il Signore delle nostre vite come cristiani,
sia che viviamo nella comunione della Chiesa Cattolica oppure della Chiesa
Ortodossa. Ma sarà soprattutto una visita pastorale, paterna e fraterna del Papa,
del vescovo di Roma alla Chiesa Cattolica che è in Grecia, una Chiesa con delle
diocesi sparse per tutto il nostro territorio, e con realtà ecclesiali assai
diverse tra di loro: latini, bizantini greci, bizantini ucraini, caldei, armeni.
Chiese assai diverse tra di loro ma che si sentono membri dell’unico Corpo di
Cristo.
Sarà
una visita, e questo forse ci creerà disagio e qualche sofferenza anche,
segnata dalle limitazioni imposte soprattutto dalla pandemia Covid 19 e motivata
anche da ragioni di sicurezza. Non tutti potremo vedere il Papa di persona, fisicamente,
e quelli che potremo essere presenti sarà anche con la limitazione delle
mascherine, dell’obbligo del vaccino, con la prudenza e la vigilanza
necessarie. Vivremo anche questo momento, come ha affermato uno dei nostri
sacerdoti “con preghiera e vigilanza”, “με προσευχή
και προσοχή”.
Cosa
vuole dire una visita apostolica del vescovo di Roma? I papi del XX secolo, da
Paolo VI in poi, hanno iniziato a viaggiare per il mondo per visitare le Chiese
Cattoliche sparse per il mondo ed anche altre Chiese Cristiane, mossi dalla
parola del Signore nel Vangelo di Luca 22, 31-32: «Simone,
Simone… io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando
sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli». Questo ministero, che il Signore nel Vangelo affida a Pietro, viene
continuato e portato a termine dai suoi successori nella sede romana. Pietro,
nel suo successore Francesco viene in visita per confermare/fortificare con la
sua parola, con la sua testimonianza, con il suo ministero, la nostra fede. Una
fede delle volte forse debole, fragile, ma confermata dalla grazia del Signore
e dal dono dello Spirito Santo, ed anche dalla fede degli apostoli: Pietro, che
ci visita nel suo successore, Paolo che ad Atene ci ha annunciato il Cristo
Risorto ed il suo Vangelo.
Cosa
vuole dire una visita apostolica del vescovo di Roma in Grecia? Questo
ministero del vescovo di Roma di confermare la fede di tutti noi fratelli in
Cristo, la vivremo a casa nostra, in Grecia. I vescovi, i sacerdoti, i diaconi,
i monaci e le monache, e alcuni rappresentanti delle parrocchie lo troveremo il
sabato pomeriggio, 4 dicembre nella cattedrale latina di San Dionigi. Lì il
papa potrà brevemente conoscere e vedere dal vivo la vita delle nostre comunità
in città e nelle isole. Il papa non potrà visitare tutte le nostre chiese, ma
potremo trovarlo, ascoltare la sua parola e celebrare i Santi Misteri con lui,
in un numero di presenze più numeroso, il pomeriggio della domenica al Megaro
Mousikis. Sarà quel momento un dono per tutti noi cristiani cattolici in
Grecia, di vivere e celebrare la nostra fede. Celebreremo la Liturgia secondo
la tradizione latina, che è quella del vescovo di Roma, ma ci uniremo, nella
concelebrazione liturgica tutti noi fedeli dell’Esarcato Apostolico, cattolici
di tradizione bizantina greci e ucraini, ed i cattolici di tradizione caldea,
nella concelebrazione assieme a me vostro vescovo, ai sacerdoti, alle monache,
a tutti voi cari fedeli, concelebranti tutti in quella liturgia in cui, la
grazia ed il dono dello Spirito Santo ci farà un unico Corpo di Cristo.
Venendo
da noi, il papa trova la Chiesa Cattolica che è in Grecia, e trova -e di questo
dobbiamo esserne fieri- cattolici di origini diverse: bizantini greci e
bizantini ucraini, latini, caldei, che sono tutti cattolici e siamo tutti, nel
profondo del nostro cuore, anche greci. Sarà, e questo dobbiamo viverlo quelli
che saremo presenti fisicamente e quelli che saremo presenti forse attraverso
un teleschermo, un momento di comunione cristiana e cattolica profonda, che
dovrà segnare la nostra vita cristiana in questo nostro paese che è la Grecia. Dobbiamo
chiedere al Signore che ci faccia sentire sempre cattolici, cioè aperti alla
vera comunione con tutti i fratelli, senza esclusioni, senza limiti nazionali o
etnici, senza fanatismi che creano non ponti ma abissi. Un momento di grazia
per essere veramente cattolici.
Il
Signore ci dia di vivere nella fede, nella speranza e nella carità del Vangelo
questo momento ecclesiale e di grazia per tutti noi.
+P. Emmanuil Nin
Αγαπημένα μου αδέλφια,
Τι σημαίνει μία αποστολική επίσκεψη του Επισκόπου Ρώμης στην Ελλάδα; Αυτή τη διακονία του Επισκόπου Ρώμης όπου στηρίζει όλους εμάς τους αδελφούς εν Χριστώ, θα τη ζήσουμε στο σπίτι μας στην Ελλάδα. Οι Επίσκοποι οι Ιερείς, οι Διάκονοι, οι Μοναχοί και Μοναχές, και μερικοί αντιπρόσωποι των ενοριών θα τον συναντήσουμε το απόγευμα του Σαββάτου 4 Δεκεμβρίου, στον Λατινικό Καθεδρικό ναό του Αγίου Διονυσίου. Εκεί ο Πάπας, σε μικρό χρονικό διάστημα, θα μπορέσει να γνωρίσει και να δει ζωντανά τη ζωή των κοινοτήτων μας στην πόλη και στα νησιά. Ο Πάπας δεν θα μπορέσει να επισκεφτεί όλες τις εκκλησίες μας, αλλά εμείς θα μπορέσουμε να τον συναντήσουμε, να ακούσουμε τον λόγο του και να τελέσουμε μαζί του τα Ιερά Μυστήρια· η σύναξή μας θα είναι πολυάριθμη το απόγευμα της Κυριακής, στο Μέγαρο Μουσικής. Η στιγμή εκείνη θα είναι ένα δώρο για όλους εμάς τους Καθολικούς Χριστιανούς στην Ελλάδα: να ζήσουμε και να πανηγυρίσουμε την πίστη μας. Θα τελέσουμε τη Θεία Λειτουργία με την λατινική παράδοση, την παράδοση του Επισκόπου Ρώμης. Αλλά θα ενωθούμε στην λατρευτική ιερουργία όλοι εμείς: οι πιστοί της Αποστολικής Εξαρχίας, οι Καθολικοί της βυζαντινής παράδοσης, Έλληνες και Ουκρανοί, και οι Καθολικοί Χαλδαϊκής παράδοσης, στο ιερό συλλείτουργο, μαζί με τον συλλειτουργούντα Επίσκοπό σας, τους Ιερείς, τις Μοναχές, και όλους τους αγαπητούς πιστούς, στο ιερό αυτό αρχιερατικό συλλείτουργο, κατά τον οποίο η δωρεά του Αγίου Πνεύματος θα μας ενώσει σε ένα μοναδικό Σώμα και Αίμα Χριστού.
Ερχόμενος σ’ εμάς, ο Πάπας βρίσκει την Καθολική Εκκλησία που βρίσκεται στην Ελλάδα. Μπορούμε να είμαστε βέβαιοι ότι επισκέπτεται όλους μας: Βυζαντινούς Έλληνες, Βυζαντινούς Ουκρανούς, Λατίνους, Χαλδαίους, Αρμένιους οι οποίοι όλοι είμαστε Καθολικοί, ως τα βάθη της καρδιάς μας, όπως και Έλληνες. Αυτό θα είναι (και οφείλουμε να το ζήσουμε όλοι όσοι θα είμαστε εκεί με τη φυσική μας παρουσία ή διαμέσου μίας τηλεοθόνης) μία στιγμή βαθιάς χριστιανικής και καθολικής κοινωνίας, η οποία πρέπει να χαρακτηρίζει την χριστιανική μας ζωή στην ελληνικής μας πατρίδα. Οφείλουμε να ζητήσουμε από τον Κύριο τη χάρη να αισθανόμαστε πάντοτε Καθολικοί, δηλαδή ανοιχτοί στην αληθινή εκκλησιαστική κοινωνία με όλα μας τα αδέλφια, χωρίς αποκλεισμούς, χωρίς εθνικά σύνορα, χωρίς φανατισμούς, οι οποίοι δημιουργούν όχι γέφυρες αλλά αβύσσους. Αυτό σημαίνει να είμαστε αληθινά Καθολικοί.
Αποστολικός
Έξαρχος
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