Oggi è
rinnovata la natura di Adamo
Alcune
note sull’Ascensione nella tradizione bizantina.
La
tradizione liturgica bizantina, come le altre tradizioni liturgiche orientali,
attraverso i testi da esse adoperati, cioè tropari, inni, omelie, presenta e
propone a coloro che li pregano una vera e propria professione di fede. Testi
che intrecciano in una teologia poetica o poesia teologica come la si voglia
chiamare, molti aspetti fondamentali della nostra fede cristiana. Propongo la
lettura di quattro dei tropari doxastikà (cioè che nella liturgia
precedono un “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo…”), presi
dai giorni dell’ottava dell’Ascensione del Signore, celebrata il giovedì
quarantesimo giorno dopo la Pasqua. Questa festa, come tutte le altre grandi
feste nelle tradizioni orientali, ha una ottava, cioè otto giorni che la
celebrano e ne sottolineano la pienezza. L’Ascensione, assieme agli otto giorni
che la seguono, è una delle feste che ha una ricchezza di testi liturgici unica,
in cui si sgranano, si contemplano e si celebrano degli aspetti centrali della
nostra fede: la vera incarnazione del Verbo di Dio dallo Spirito Santo e dalla
Vergine Maria, la discesa/caduta di Adamo nell’ade e quindi la sua liberazione
e la sua redenzione adoperata da Cristo nella propria discesa agli inferi,
l’Ascensione di Cristo risorto con la sua e nostra umanità redenta, rinnovata,
ricreata da lui nella sua morte e la sua risurrezione. Comunque aggiungo che questa
ricchezza teologica dei testi liturgici, la troviamo anche in Occidente: penso
ad alcuni inni della liturgia latina o a delle omelie di sant’Agostino che commentano
sia i testi biblici sia la teologia della festa.
Presento
la traduzione italiana di quattro tropari, ne propongo la lettura e aggiungo
qualche commento quasi in margine.
Quando giungesti, o Cristo, sul Monte degli Ulivi,
per portare a compimento il beneplacito del Padre, sbigottirono gli angeli del
cielo e rabbrividirono gli esseri delle regioni sotterranee. I discepoli
invece, con gioia e tremore, ti stavano accanto mentre parlavi loro. Come trono
era pronta una nube là di fronte ad attenderti; il cielo, spalancando le porte,
appariva nella sua bellezza; la terra scopriva le sue stanze recondite, perché
si sapesse che Adamo laggiù era disceso, e di nuovo di là è risalito. Ma ecco
che i tuoi piedi furono sollevati come da una mano, mentre si udiva la tua
bocca ampiamente benedire; poi una nube ti prese su di sé, e il cielo dentro di
sé ti accolse. Grande e prodigiosa, o Signore, è quest’opera da te compiuta a
salvezza delle anime nostre.
Da
sottolineare la citazione ripetuta dei salmi 46,6: È asceso Dio tra le
acclamazioni…, e soprattutto il salmo 23, in citazione letterale oppure
come riferimento al testo biblico applicato alla festa: Alzate principi i
vostri portali, ed entrerà…, Alzate le porte e secondo il suo beneplacito
entrerà donde è uscito, il Dio che su tutti regna, dopo aver prodigiosamente
operato la salvezza del mondo. Di questo salmo i tropari della festa dell’Ascensione
ne fanno una bella lettura cristologica.
La
natura ricreata, redenta, rinnovata dell’uomo in Cristo morto e risorto è un
aspetto che viene sottolineato anche nei nostri testi. Inoltre, quasi contrapponendoli,
troviamo sia la discesa/caduta di Adamo agli inferi di fronte all’ascensione di
Cristo risorto ai cieli: …perché si sapesse che Adamo laggiù era disceso, e
di nuovo di là è risalito. E nel secondo tropario presentato troviamo quasi
un riassunto dell’opera redentrice di Cristo: Rinnovando, o Dio, la natura
di Adamo, discesa nelle parti inferiori della terra, oggi l’hai fatta ascendere
con te al di sopra di ogni principato e potestà. Avendola amata, infatti, con
te l’hai fatta consedere; poiché ne hai avuto compassione, a te l’hai unita;
avendola unita a te, con essa hai patito: ma avendo patito pur essendo tu
impassibile, l’hai glorificata con te.
Compiuta l’economia a
nostro favore, e congiunte a quelle celesti le realtà terrestri, sei
asceso nella gloria, o Cristo Dio nostro, senza tuttavia separarti in alcun
modo da quelli che ti amano; ma rimanendo inseparabile da loro, dichiari: Io
sono con voi, e nessuno è contro di voi.
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