domenica 12 gennaio 2020


Note a proposito di alcuni tropari del mattutino tono V
Facciamo le lodi della croce del Signore, onoriamo con inni la sua santa sepoltura, e diamo ogni gloria alla sua risurrezione; perché egli, Dio, con sé ha risuscitato i morti dai sepolcri, spogliando il dominio della morte e la forza del diavolo, e per gli abitanti dell’ade ha fatto sorgere la luce.
Tre aspetti fondamentali della Pasqua del Signore: la sua croce, la sua sepoltura e la sua risurrezione. Discesa di Cristo nell’ade per riportare alla luce e alla vita coloro che erano sotto il dominio del diabolo e della morte.

Signore, sei stato proclamato morto, tu che hai ucciso la morte; sei stato collocato in un sepolcro, tu che hai svuotato i sepolcri; sopra, i soldati custodivano la tomba, sotto, tu risuscitavi i morti dei tempi antichi. Onnipotente e incomprensibile Signore, gloria a te.
Con la sua morte Cristo uccide la morte. Tema che troviamo nello stesso tropario di Pasqua. Contrasto tra il sepolcro custodito, vigilato dai soldati, e la libertà e la liberazione che Cristo porta ai morti.

Cantiamo, fedeli. Gioisci, monte santo calcato da Dio; gioisci vivente roveto incombusto; gioisci, unico ponte che dal mondo conduce a Dio e fa passare i mortali alla vita eterna; gioisci, Vergine intatta, che ignara d’uomo hai partorito la salvezza delle anime nostre.
Il terzo tropario è un theotokion, cioè un tropario che parla della Madre di Dio. Il nostro testo applica le immagini dal libro dell’Esodo 3. Maria come montagna, roveto, ponte, Vergine.

Signore, dopo la tua risurrezione il terzo giorno, e dopo l’adorazione degli apostoli, Pietro a te gridava: Le donne hanno osato, e io ho avuto paura; il ladrone ti ha riconosciuto Dio, e io ti ho rinnegato: continuerai dunque a chiamarmi discepolo? O mi renderai di nuovo un pescatore nel mare? No, accoglimi, o Dio, nel mio pentimento, e salvami.
Figura di Pietro e delle sue domande “contrastanti” fatte al Signore: coraggio e paura, confessione e rinnegamento, discepolo e pescatore. Infine il pentimento.

Signore, in mezzo a dei condannati ti hanno crocifisso gli iniqui, e con la lancia hanno trafitto il tuo fianco, o misericordioso; hai accettato la sepoltura, tu che hai infranto le porte dell’ade, e sei risorto il terzo giorno; sono accorse le donne per vederti, e hanno annunciato agli apostoli la risurrezione. O Salvatore sovresaltato, a cui inneggiano gli angeli, Signore benedetto, gloria a te.
Tropario che riassume il mistero pasquale di Cristo: crocefissione, trafitto con la lancia, sepoltura, discesa agli inferi, risurrezione, annuncio da parte delle donne.

Cantiamo, fedeli. Sposa ignara di nozze, Genitrice di Dio, tu che hai mutato in gioia la tristezza di Eva: noi fedeli ti cantiamo e a te ci prostriamo, perché tu ci hai risollevati dalla maledizione antica: intercedi ora senza sosta per la nostra salvezza, o santissima, degna di ogni canto.
Ancora un tropario theotokion alla Madre di Dio. Maria come sposa, Madre di Dio, nuova Eva.

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